

P.E.C.c. Le Regole Nascoste della Vita
®
3
La Migliore
Non chiedetemi come faccio a saperlo, come si suol dire “È una questione di manto”; certe cose ti fanno rizzare il pelo, e tu capisci tutto, senza tanti giri di parole.
Dicono che i simili si attraggono e, in effetti, io e lei eravamo due fuoriclasse, i migliori nel nostro campo: io a fare la guardia, lei nella borsa valori, qualcosa del tipo come da una ciotola averne tre. In questo gli umani sono unici.
Narra la leggenda che l’idea venne a un tizio qualche migliaio di anni fa, anni umani intendiamoci, che riuscì a moltiplicare dei pani e dei pesci, e trasformare dell’acqua in vino, con grande stupore di tutti. Pura follia umana. Ma come sappiamo noi animali, loro si bevono di tutto e per giunta ne vanno pure fieri. Che ingenui creduloni!
A proposito, sto usando un traduttore simultaneo canis - italiano, quindi non rispondo sulla fedeltà della traduzione.
Dove eravamo rimasti? Ah già, la mia datrice di lavoro, la Migliore. Era stata la migliore fin da piccola, fin da quando aveva dovuto fare i conti con una madre che non voleva saperne di lei, lamentandosi che non avrebbe mai dovuto nascere, preferendole gli altri figli, quelli arrivati dopo. Ma lo sappiamo bene noi cani, finché c’è una ciotola ad aspettarti, sopportiamo anche la solitudine e l’indifferenza.
“Perché lei era la Migliore e i migliori non mollano mai.”
Si racconta che bruciò tutte le tappe nello studio e nel lavoro, arrivando in vetta nella sua professione. E ogni volta tornava a casa, a mangiare da quella ciotola, nella speranza di una carezza e un abbraccio di sua madre. Ma niente, lei continuava a rinnegarla e a lodare le qualità del figlio maschio o la bellezza della sorella.
“Ma lei era la Migliore e i migliori non mollano mai.”
Passarono gli anni e lei tornava sempre lì, a quella ciotola nella speranza di una parola gentile. Si prese cura della madre ammalata fino alla fine e, quando, anche in punto di morte si rifiutò di accarezzarla e dirle che in fondo le voleva bene, il cuore della Migliore si indurì e la colonna vertebrale andò a pezzi.
I dottori umani, amici animali statene alla larga se potete… oh oh… scusate, stupido aggeggio questo non andava tradotto… cancella, cancella in fretta…, comunque, dicevo… borbottarono qualcosa, tipo un problema alle vertebre toraciche o giù di lì, e dopo molti interventi per sostituirle e infinite terapie, la rimisero in piedi.
“Perché lei era la Migliore e i migliori non mollano mai.”
...
Estratto dal libro “Non si sfugge a Sé Stessi”.