

P.E.C.c. Le Regole Nascoste della Vita
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Niente che non va
“Non c’è niente che non va in me ed è questo che non sopporto.”
Non sopporto l’indifferenza dei miei genitori.
Non sopporto l’indifferenza degli altri.
Non vivo per me stessa, vivo per i miei genitori.
Non vivo per me stessa, vivo per la mia voce.
Non vivo per me stessa, vivo per la musica.
Non vivo per me stessa, vivo per le amiche.
Non vivo per me stessa, vivo per gli amici.
Non vivo per me stessa, vivo per sentirmi viva.
Non vivo per me stessa, vivo in attesa che arrivi.
Non vivo per me stessa, vivo per l’amore che porta dolore.
Non vivo per me stessa, vivo per il riflesso che vedo nei tuoi occhi.
“Non c’è niente che non va ed è questo che non sopporto.”
Canto per sentire la vita.
Canto per farmi sentire.
Canto per farmi notare.
Canto per non essere abbandonata.
“Non vivo per me stessa, vivo solo per la musica.”
La mia vita non mi appartiene.
Il mio corpo non mi appartiene.
La mia voce non mi appartiene.
La mia musica non mi appartiene.
Il mio tempo non mi appartiene.
Sono un comandante che conduce alla guerra.
Un capitano in cerca di tempesta.
La sirena che porta alla follia.
Sono l’oblio che spezza la mente.
“Non c’è niente che non va ed è questo che non sopporto.”
Non cerco scusanti per quello che faccio.
Non cerco scusanti per quello che dico.
Non cerco scusanti per quello che scrivo.
Non cerco scusanti per quello che canto.
Non cerco scusanti per quello che suono.
Non cerco scusanti per quello che sono.
“Non vivo per me stessa, vivo solo per la musica.”
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Estratto dal libro “Non si sfugge a Sé Stessi”.