

P.E.C.c. Le Regole Nascoste della Vita
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La forma, la dimensione e la Struttura non determinano il Proposito, il Progetto, lo Scopo e l’Obiettivo Esistenziale
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»].
Con il termine natura s’intende tutto ciò che esiste sulla Terra, indipendentemente dalla presenza o dall’intervento umano.
Con leggi di natura intendiamo ciò che regola e determina il corso degli eventi sul nostro pianeta mentre, quando si fa riferimento all’universo, si parla di leggi universali.
Con naturale, qualcosa che non è stato alterato da parte dell’essere umano, “Come natura crea” diceva una pubblicità del secolo scorso; e, ancora, “È nella natura umana”, cioè è un comportamento innato, scritto nel DNA, ragion per cui non determinato da altri esseri umani ma da qualcos’altro o qualcun altro di superiore (il Progetto Esistenziale, la divinità per il fedele o la casualità per l’evoluzionista).
Quando il termine natura è riferito alla vita sulla Terra parliamo di Progetto Esistenziale Vita pianeta Terra. Altrimenti, si tratta di natura morta, un luogo dove non nasce o cresce più nulla, ben rappresentata in ambito pittorico.
Il Progetto Natura tiene quindi conto di tutte le condizioni eteriche, fisiche, chimiche e ambientali affinché la vita si manifesti sulla Terra.
E qual’è il Proposito del Progetto Terra?
Manifestare il Progetto Vita in uno Spazio-Tempo Predeterminato e Relativo.
Per fare questo, lo Scopo è di permanere nel Piano Eterico-Fisico del Sistema Solare (il quale ha un suo Progetto Esistenziale), con l’Obiettivo di avere una certa forma e dimensione che condiziona, ed è condizionata, dal moto di rotazione su sé stessa, di rivoluzione e distanza attorno al sole, sottostando a ciò che chiamiamo leggi, che sono le Regole Esistenziali della gravitazione universale, della fisica, della chimica, della termodinamica, della fisica quantistica e altre.
Secondario al Progetto Sistema Solare, il Progetto Terra permette a quelli Subordinati di manifestarsi a loro volta (Natura, Minerale, Vegetale, Animale, Umano).
Secondario e Subordinato non significano inferiori, vuol dire che la loro manifestazione è vincolata da altri Progetti.
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Estratto dal libro “Non si sfugge a Sé Stessi”.