

P.E.C.c. Le Regole Nascoste della Vita
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Ma il dubbio rimane (o forse no)
Lo so che la mia nascita era un sorriso incerto di mia madre.
Lo so che la mia presenza era un sorriso tirato di mio padre.
Lo so che avrei dovuto soddisfare il loro bisogno di attenzione.
Lo so che sono dove volevo arrivare, a lavorare con mio padre.
Ma è proprio questo che desideravo?
E il dubbio rimane.
Lo so che per mio padre sono meglio di un figlio, di quel figlio mai arrivato ma ben sostituito.
Lo so che per mia madre ero la via di salvezza, quella che la lasciava libera di vivere la sua di vita.
Lo so che delle mie scelte a nessuno importa niente, che non cambieranno il mondo, ma sarà poi vero?
E il dubbio rimane.
Lo so che adesso siamo di moda.
Lo so che non dobbiamo più nasconderci.
Lo so che siamo il futuro, così dicono loro.
Lo so che non faccio niente di male.
Ma il dubbio rimane.
Lo so che l’arcobaleno è il simbolo della natura, il simbolo dell’armonia, che in sé tutto include.
Lo so che i miei non ci fanno caso, forse perché non vogliono vedere.
Lo so che a lei non stanno bene le mie distanze.
Ma il dubbio rimane.
Lo so che se guardo quel corpo allo specchio, vedo inconfutabilmente una donna.
Lo so che se lo guardo vestito vedo ciò che voglio vedere. È lo stesso corpo ma non è più lo stesso.
Lo so che la biologia non la s’inganna ma la si può imbrigliare. Un taglio molto corto e abiti larghi, meglio se pantaloni, sono pane per i miei denti.
Ma il dubbio rimane.
...
Estratto dal libro “Non si sfugge a Sé Stessi”.