

P.E.C.c. Le Regole Nascoste della Vita
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Tutto sotto controllo – Osservazioni Esistenziali
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In questa storia, la protagonista è riuscita a dare una svolta alla sua vita che sembrava segnata a non avere alternative, come il monotono sfilare tra le corsie di una piscina. Una vita virata con la morte della madre, portandola già da adolescente a rilevarne il ruolo (Specchiamento Esistenziale).
Invece di rifiutarlo e rimanere la figlia e la sorella, portare avanti i suoi interessi personali e professionali, fa da collante e supporto fisico e morale per il padre e il fratello. Negli anni, questo comportamento diventa la normalità famigliare: padre e fratello hanno da guadagnare dalla sua Scelta di moglie e madre surrogata. Come figlia/moglie/madre, quindi, risulta ovvio che finiti gli studi, entri nell’organico aziendale, e aiuti padre e fratello a portare avanti l’attività di famiglia. La questione non è tanto la Scelta Professionale, quanto integrare i tre ruoli assieme.
Sentirsi indispensabili per gli altri rafforza la Relazione di Dipendenza Reciproca, cioè fa generare la Regola Individuale Infantile:
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“Io sto in vita perché esistono gli altri, e gli altri stanno in vita perché esisto io".
Come è successo anche ai protagonisti di Chiuso per ferie, Invisibile e Correre, quando si è giovani, pieni di energia, identificarsi con la famiglia (Programma Famiglia Privata), può dare un senso di potere e grande entusiasmo, rende iperattivi e propositivi, ma anche rigidi e ossessionati dalla Perfezione Esistenziale, perché si teme di sbagliare e, di conseguenza, essere considerati non più utili alla famiglia. Questo fa aumentare la percezione di Rischio Esistenziale per la propria vita (Stare in Vita) che conduce all’Ipercontrollo del Territorio (ambiente famigliare e sociale).
Così già da adolescenti, Adulti Infantili minorenni,
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“Diffidare e controllare tutto e tutti”,
diventa la nuova Regola Individuale Infantile.
Le storie di questi personaggi, inoltre, parlano di una attività di famiglia (Programma Famiglia Sociale Professionale) molto redditizia. Il ritorno economico diventa il vettore portante che fa mettere da parte i Bisogni e i Propositi Individuali, a vantaggio dell’azienda-famiglia, senza il quale, solo l’interesse personale per quel specifico settore, dove poter manifestare i suoi Talenti e i suoi Propositi Professionali e Culturali, porterebbe una figlia o un figlio a restare a lavorare con i propri famigliari.
Rinunciare a sé stessi va contro la Regola Fondamentale del Progetto Umano – Manifestare la propria Individualità Creatrice.
Tra gli esseri viventi, quello umano è l’unico capace di star male o essere insoddisfatto, pur avendo il necessario per vivere e relazioni con cui condividere il tempo e gli interessi.
Quando tutto viene fatto in Funzione degli altri (Variabile in Compiacimento), vedi ruolo succedaneo di moglie e madre, e si escludono i propri Bisogni e i propri Propositi, con il passare degli anni si attiva il Programma Malessere, il quale è Pro-Attivo perché con Azioni di Autosabotaggio porta a rallentare e fermarsi, così da prendersi cura di sé stessi.
Se ciò non avviene, e i segnali di Malessere non vengono compresi ma soppressi con i medicinali, i benefici dell’immediato sollievo fisico è solo temporaneo.
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Estratto dal libro “Non si sfugge a Sé Stessi”.