

P.E.C.c. Le Regole Nascoste della Vita
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Niente che non va – Osservazioni Esistenziali
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In questa storia Amy mostra le sue capacità canore fin da bambina. La musica è di casa in entrambe le famiglie dei genitori: i fratelli della madre sono musicisti jazz professionisti, e anche il padre ha velleità musicali, benché non sia la sua professione.
Amy è onnivora di jazz e non solo, costruisce la sua formazione musicale già da adolescente che, abbinata al Talento e una voce potente e unica, la porterà a 20 anni a pubblicare il primo album.
La creatura Infantile/bambina Amy vive la Perfezione Esistenziale di unica figlia e ultima nata, come garanzia che qualunque cosa andrà a fare, anche estrema, i suoi genitori ci saranno e la proteggeranno sempre, tenendola in vita (Stare in Vita). Tale Realtà crolla quando, all’età di 10 anni, il padre lascia la famiglia e va a vivere con una collega, con la quale ha una relazione non troppo nascosta alla moglie e ai due figli, Amy e il fratello maggiore Alex, di quattro anni più vecchio.
La separazione e poi il divorzio dei genitori scatena in Amy la paura (Energia Emozione-Sentimento) di venire abbandonata.
Entrambi i genitori, presi più dai loro problemi di coppia (Programma Coppia Famigliare Infantile), che di relazionarsi con i figli (Programma Famiglia Privata), utilizzano Regole Individuali Infantili: la madre, malata di sclerosi multipla (Programma Famiglia Sociale Malattia), risulta incapace di darle sicurezza, e il padre s’interesserà della figlia solo quando, con il successo del primo album, intravede un vantaggio economico e di notorietà anche per lui.
Da adolescente (Adulta Infantile minorenne), non avendo la loro attenzione, Amy cerca sempre più di farsi notare, agendo con la Variabile in Contrapposizione, ferendosi con tagli sul corpo, ubriacandosi, fumando, trasgredendo ogni imposizione le venga imposta, anche a scuola. Mangiare e poi vomitare, diventa il mezzo per tenere sotto controllo il peso ma, soprattutto, manifestare la sua paura di crescere, di diventare adulta (Adulta Creatrice) e prendersi la Responsabilità della sua vita.
L’anticonformismo e il Talento musicale la contraddistingue da tante altre adolescenti, che vivono situazioni simili e anche peggiori della sua; ma le Regole Individuali Infantili che utilizza la porteranno a vivere il successo e la notorietà come una Negazione di sé stessa.
Quando esce il primo album “Frank”, riceve critiche positive, vince premi e scala le classifiche inglesi, vendendo oltre un milione e mezzo di copie.
La fama e il successo la fanno sentire sempre più sola, tradita dalla sua stessa voce e musica, il vero centro attrattivo per la casa discografica, i manager, i famigliari, i media, i fan, che non vedono l’ora che pubblichi altri dischi e alimenti così l’insaziabile circo mediatico (Programma Famiglia Sociale Professionale Musica).
Il successo è un volano-magnete che suo malgrado ha messo in moto, ma del quale non detiene il Controllo. Invece di agire da Adulta Creatrice Maggiorenne, Autosufficiente e Autoresponsabile, godere delle sue doti canore e della musica che realizza, permane nelle Regole Individuali Infantili, quelle fatte di eccessi, utilizzate da bambina per avere l’attenzione dei suoi genitori (Programma Famiglia Privata Infantile).
Al successo musicale si affianca quello economico e, non a caso, il padre torna a vivere in famiglia proprio in quel periodo.
Come Adulta Infantile Maggiorenne, Amy vive il ricongiungimento dei genitori come un possibile atto di Autoriconoscimento (Unione Uno-Trina Infantile Creatori-Genitori/madre-padre e creatura Infantile/figlia). E così continua a cercare l’approvazione del padre che, invece di starle vicino e rassicurarla, sfrutta ogni momento insieme per girare dei video con l’intenzione di trarne un vantaggio economico. Ma anche dalla madre non ottiene nessun aiuto e sostegno, così come era successo da bambina.
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Estratto dal libro “Non si sfugge a Sé Stessi”.