

P.E.C.c. Le Regole Nascoste della Vita
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La Terra e la pallina da golf
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Allora, c’è da domandarsi, se semplici oggetti sferici realizzati dall’essere umano richiedono Propositi, Progetti Primari, Subordinati, Secondari, con un Scopi e Obiettivi, procedimenti studiati e poi realizzati, in Spazio-Tempo Predeterminati e Relativi, e Territori specifici, può l’universo (Progetto Universo) e tutto ciò che contiene, compresa la vita, essere una combinazione di condizioni ed eventi fortuiti e casuali, solo perché ci sono elementi fisici e chimici ottimali?
Non è forse il contrario? Che le condizioni erano ottimali perché c’era un Progetto Esistenziale Primario, e infiniti altri Progetti Subordinati, Secondari e altri ancora, generati da un’Intelligenza Superiore, la Suprema Creazione, allo Scopo di creare il Piano Eterico-Fisico, manipolando la materia e l’antimateria, con il Proposito di Manifestare Sé Stessa?
Può esserci il ragionevole dubbio che senza un Progetto Esistenziale non ci sarebbero Regole, tra le quali, anche quelle che gli scienziati chiamano leggi fisiche, da permettere il ripetersi di una condizione o un evento, neppure per la frazione di un Tempo di Planck?
Come avrebbe potuto l’universo continuare a espandersi per eoni e miliardi di anni senza un Progetto con un Obiettivo, un Potenziale, Programmi, Regole, Clausole e Variabili, il tutto funzionale a permettere la formazione di galassie, ammassi e associazioni stellari, pianeti e molto altro ancora, se ogni particella di materia e antimateria da esso formatosi, non fosse accomunata dallo stesso Scopo di Manifestare il Progetto Universo nel Piano Eterico-Fisico?
Come per l’esempio della pallina da golf, qualunque concatenazione di eventi è possibile solo se c’è un Progetto Esistenziale Primario, come nel caso dell’Universo, e molteplici Progetti Subordinati, Secondari, ecc. (Antimateria e Materia, Galassie, Stelle, Pianeti, Vita, Natura, Minerale, Vegetale, Animale, Umano, ...), ognuno con un Proposito, uno Scopo e un Obiettivo che lo distingue da tutti gli altri, ma insieme funzionali a portare avanti il Proposito del Progetto Primario nel Piano Eterico-Fisico, in uno Spazio-Tempo Predeterminato e Relativo.
Avere in comune i mattoni genetici (le lettere C, T, G, A), non significa una parentela o una discendenza; significa permettere alle differenti Strutture Bio Informatiche e Bio Eterico-Fisiche del Progetto Umano, Animale e Vegetale di esistere nello stesso ecosistema del pianeta Terra.
Quello che differisce è il Proposito che permette a un Progetto Esistenziale di manifestarsi tramite uno Scopo e un Obiettivo, in uno Spazio-Tempo Predeterminato e Relativo (Territorio specifico).
Sono le Regole Fondamentali del Progetto, e poi quelle Individuali, che permettono il raggiungimento del Proposito.
Manifestare la propria Individualità Creatrice è la Regola Fondamentale che contraddistingue il Progetto Umano da tutti gli altri.
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Estratto dal libro “Non si sfugge a Sé Stessi”.